Metto lentamente in ordine ciò che si trova nella mia testa. Raddrizzando percorsi. Separando livelli, perché ogni problema ha il proprio livello. Sicuramente le frasi diventeranno più semplici, giacché i pensieri saranno più chiari. Questi livelli sono diversi e misti, il ché causa che quando vogliamo capire troppo, perdiamo i fili.
Robert Parker Jr si trova qui al primo livello e il vino non c’entra per niente nella valutazione della persona. Il vino, lo vedo su un livello completamente diverso. Poi c’è un’America di allora, e un’America di adesso, e questi non sono gli stessi livelli. Si tratta quindi della globalizzazione, dei mercati, del denaro, di ogni cosa a un livello separato.
E il livello della rapacità umana. Tutto dovrebbe essere considerato separatamente. In questo modo le incomprensioni scomparirebbero e il vino inizierebbe ad avere un sapore diverso. Perché il gusto dovrebbe essere privo d’influenze esterne. Non mescolare Wine Advocate, Wine Spectator o altri con gusto. Se si rispetta un individuo, bisogna lasciarlo valutare liberamente. Aggiungo in un modo un po’ sfacciato che qui si potrebbe notare anche un livello di differenze nella ricchezza del portafoglio.
Cominciamo con il vino. Il rapporto tra la bottiglia e me è completamente individuale. Ma io sono un insieme interessante di tutto ciò che ho mangiato, bevuto, letto, amato, sofferto e così via. Ogni individuo è qualcosa di completamente diverso. Eppure io come uno stato d’animo momentaneo, quando affronto una bottiglia e cerco di fissarne alcune sensazioni. Vale a che fare con la lingua che ho imparato o che mi è stata insegnata. Io e una bottiglia e tra di noi un fenomeno del gusto.
Robert Parker Jr, da parte mia, è solo un elemento di una cultura che mi ha saturato o che ho assorbita. Il Parker stesso è dovuto a una cultura che non fa parte della mia. Il suo rapporto con bottiglie non mi riguarda. Mi influenza pero quello che ha saputo fare con il suo gusto e come lo ha inserito nella cultura generale.
Poi il rapporto tra la bottiglia e un io non è influenzato da ciò che un produttore una volta ha fatto. Il produttore influenza il mercato proprio come il mercato lo influenza. Se ho già comprato una bottiglia, significa che potevo permettermelo e ciò non veniva cambiato da nessuna turbolenza di mercato. Il gusto è un fenomeno puro e l’economia non ci si interferisce. La mia ricchezza è soggetta all’economia. E questo sarebbe, per ora, abbastanza. Continuerò nel testo successivo.