Ci sono molti modi per sottolineare il carattere unico. Anche cercando una nicchia. Più stretta la nicchia, maggiore è la possibilità di guadagnare popolarità nel mondo dei consumatori saturato di offerte appena sfornate. In questo stile vorrei piazzare vini organici biologici, naturali, vegani e vari che portano con pazienza ogni etichetta. Ovviamente lo stil scelto aumenta vendite, e questo è – soprattutto – lo scopo ricercato. Nella degustazione, però, conta il sapore ch’è un conglomerato di fattori e, sinceramente parlando, qui poco conta se utilizziamo l’acido sorbico anziché i solfiti o se gli ingredienti utilizzati nella fabbricazione del vino derivano da animali (qualsisia cosa questo potrebbe significare).
Nella mia denominazione italiana favorita Lison Pramaggiore, nella categoria dei vini biologici, il produttore leader sono Le Carline, e in Polonia i vini dalle Carline si possono trovare a Wolbrom. Sulle tre bottiglie comprate (Cabernet, Refosco, Merlot) noto l’iscrizione: „senza solfiti aggiunti”, il ché potrebbe suggerire che non ci sono conservanti (anche se l’acido sorbico non ha nessun sapore).
Sono disposto a supporre, quindi, che non ci siano conservanti, anche perché il giorno dopo questi vini diventano un po’ piatti e più vicini al succo d’uva, allora dovrebbero essere bevuti subito aver aperto la bottiglia. Per quanto riguarda il carattere vegano dei vini secondo la testimonianza del certificato ICEA, non ne so scrivere niente di saggio, mi rimane – però – la consapevolezza che, magari, bevendo questo vino contribuisco effettivamente allo sviluppo del mio terrier bastardino Maniek.
Oltre questo, nel vino Cabernet si fa vivo il barile di rovere in cui il vino ha maturato per un anno che chiaramente riflette il gusto (e anche l’aroma) della quercia.
L’aroma dopo aver aperto la bottiglia: ciliegie, ribes, sambuco, nello sfondo sedano, cannella e legna secca, nel terzo naso viene un po’ di affumicato. Il colore scuro, lucente, trasparente, il corpo medio, ma forte e rotondo. Nell’inizio del gusto riempie la bocca con un leggero pizzico di tannino (un po’ di pepe) e l’acidità delle ciliegie, si equilibra al centro del gusto con il cioccolato per creare finalmente un complesso in cui ci giungono liquirizia e vaniglia (dal barile). Il barile così sottolinea la sua presenza, anche se non è diventato un olio di rosa.
Le Carline Cabernet Lison Pramaggiore Denominazione di Origine Controllata, annata 2015, al prezzo di 49,60 PLN per una bottiglia (0,75 l) comprato in un negozio Profil Wino srl, a Wolbrom, in Polonia (rosso secco, ceppi: cabernet sauvignon, cabernet franc). Il vino elaborato e imbottigliato dall’azienda Le Carline – Italia. Questa bottiglia riceve da me 75 punti – nota buona.
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